#: locale=it ## Tour ### Descrizione ### Titolo tour.name = MAR ## Skin ### Pulsante Button_1B998D00_16C4_0505_41AD_67CAA4AAEFE0.label = BENVENUTO Button_1B998D00_16C4_0505_41AD_67CAA4AAEFE0_mobile.label = BENVENUTO Button_1B999D00_16C4_0505_41AB_D0C2E7857448.label = PANORAMI Button_1B999D00_16C4_0505_41AB_D0C2E7857448_mobile.label = PANORAMI Button_1B9A3D00_16C4_0505_41B2_6830155B7D52.label = REALTOR Button_1B9A3D00_16C4_0505_41B2_6830155B7D52_mobile.label = REALTOR Button_1B9A4D00_16C4_0505_4193_E0EA69B0CBB0.label = FLOORPLAN Button_1B9A4D00_16C4_0505_4193_E0EA69B0CBB0_mobile.label = FLOORPLAN Button_1B9A5D00_16C4_0505_41B0_D18F25F377C4.label = MAPPA Button_1B9A5D00_16C4_0505_41B0_D18F25F377C4_mobile.label = PHOTOS Button_1B9A6D00_16C4_0505_4197_F2108627CC98.label = LOCATION Button_1B9A6D00_16C4_0505_4197_F2108627CC98_mobile.label = LOCATION Button_221B5648_0C06_E5FD_4198_40C786948FF0.label = lorem ipsum Button_221B5648_0C06_E5FD_4198_40C786948FF0_mobile.label = lorem ipsum Button_23F057B8_0C0A_629D_41A2_CD6BDCDB0145.label = INIZIA Button_23F057B8_0C0A_629D_41A2_CD6BDCDB0145_mobile.label = INIZIA ### Testo Multilinea HTMLText_0B42C466_11C0_623D_4193_9FAB57A5AC33.html =
___
BENVENUTO
HTMLText_0B4B0DC1_11C0_6277_41A4_201A5BB3F7AE.html =
AOSTA
Augusta Prætoria Salassorum fondata da Augusto nel 25 a.C. rappresenta oggigiorno un modello di “città ideale” per la comprensione dell’urbanistica romana e delle sue architetture monumentali più rappresentative: il Teatro, l’Anfiteatro e il Foro con l’eccezionale presenza di un Criptoportico in uno straordinario stato di conservazione.
La colonia munita di una cinta fortificata -che vanta la notorietà di essere la meglio conservata in Europa- era dotata di quattro porte a controllo dei due assi stradali principali che con la loro ortogonalità assimetrica definivano, in insulæ, lo spazio abitativo e pubblico.
Gli interventi medievali e moderni ne hanno solo parzialmente modificato l’impianto che rimane ben leggibile e che ancora dialoga con i resti che continuano ad emergere nel proseguimento delle ricerche di scavo archeologico e che diventano, attraverso la loro musealizzazione, nuovi luoghi di incontro e nuovi spazi della città. Una città sotterranea che nel suo lasciarsi svelare offre l’opportunità di un graduale e costante recupero di uno spazio “allargato” non solo urbanisticamente, ma anche interiore nella dilatazione della propria conoscenza e nel riappropriarsi di un Patrimonio che significa per alcuni identità, per tutti memoria.
Una città sotto-sopra sempre più consapevole, attenta e disponibile con un Museo, inaugurato nel 2004 e costantemente rinnovato, che le somiglia e vuole rappresentarla nei suoi intendimenti di “crescere insieme”. “Il passato non si ricorda, si ricostruisce” partendo dalle domande del presente: così il MAR è diventato per la sua città il luogo dove vivono le “storie” e diventano materia narrante.



2022 - Produzione ?B! Conseil – Baratti
HTMLText_0B4B0DC1_11C0_6277_41A4_201A5BB3F7AE_mobile.html =
john doe
licensed real estate salesperson


Tlf.: +11 111 111 111
jhondoe@realestate.com
www.loremipsum.com
HTMLText_221B6648_0C06_E5FD_41A0_77851DC2C548.html =
___
location


address line 1
address line 2


Mauris aliquet neque quis libero consequat vestibulum. Donec lacinia consequat dolor viverra sagittis. Praesent consequat porttitor risus, eu condimentum nunc. Proin et velit ac sapien luctus efficitur egestas ac augue. Nunc dictum, augue eget eleifend interdum, quam libero imperdiet lectus, vel scelerisque turpis lectus vel ligula. Duis a porta sem. Maecenas sollicitudin nunc id risus fringilla, a pharetra orci iaculis. Aliquam turpis ligula, tincidunt sit amet consequat ac.
HTMLText_221B6648_0C06_E5FD_41A0_77851DC2C548_mobile.html =
location
address line 1
address line 2


Mauris aliquet neque quis libero consequat vestibulum. Donec lacinia consequat dolor viverra sagittis. Praesent consequat porttitor risus, eu condimentum nunc. Proin et velit ac sapien luctus efficitur egestas ac augue. Nunc dictum, augue eget eleifend interdum, quam libero imperdiet lectus, vel scelerisque turpis lectus vel ligula. Duis a porta sem. Maecenas sollicitudin nunc id risus fringilla, a pharetra orci iaculis. Aliquam turpis ligula, tincidunt sit amet consequat ac.
HTMLText_23F067B8_0C0A_629D_41A9_1A1C797BB055.html =
BENVENUTO


AOSTA
Augusta Prætoria Salassorum fondata da Augusto nel 25 a.C. rappresenta oggigiorno un modello di “città ideale” per la comprensione dell’urbanistica romana e delle sue architetture monumentali più rappresentative: il Teatro, l’Anfiteatro e il Foro con l’eccezionale presenza di un Criptoportico in uno straordinario stato di conservazione.
La colonia munita di una cinta fortificata -che vanta la notorietà di essere la meglio conservata in Europa- era dotata di quattro porte a controllo dei due assi stradali principali che con la loro ortogonalità assimetrica definivano, in insulæ, lo spazio abitativo e pubblico.


Gli interventi medievali e moderni ne hanno solo parzialmente modificato l’impianto che rimane ben leggibile e che ancora dialoga con i resti che continuano ad emergere nel proseguimento delle ricerche di scavo archeologico e che diventano, attraverso la loro musealizzazione, nuovi luoghi di incontro e nuovi spazi della città. Una città sotterranea che nel suo lasciarsi svelare offre l’opportunità di un graduale e costante recupero di uno spazio “allargato” non solo urbanisticamente, ma anche interiore nella dilatazione della propria conoscenza e nel riappropriarsi di un Patrimonio che significa per alcuni identità, per tutti memoria.


Una città sotto-sopra sempre più consapevole, attenta e disponibile con un Museo, inaugurato nel 2004 e costantemente rinnovato, che le somiglia e vuole rappresentarla nei suoi intendimenti di “crescere insieme”. “Il passato non si ricorda, si ricostruisce” partendo dalle domande del presente: così il MAR è diventato per la sua città il luogo dove vivono le “storie” e diventano materia narrante.
HTMLText_23F067B8_0C0A_629D_41A9_1A1C797BB055_mobile.html =
BENVENUTO


AOSTA - Augusta Prætoria Salassorum fondata da Augusto nel 25 a.C. rappresenta oggigiorno un modello di “città ideale” per la comprensione dell’urbanistica romana e delle sue architetture monumentali più rappresentative: il Teatro, l’Anfiteatro e il Foro con l’eccezionale presenza di un Criptoportico in uno straordinario stato di conservazione.
La colonia munita di una cinta fortificata -che vanta la notorietà di essere la meglio conservata in Europa- era dotata di quattro porte a controllo dei due assi stradali principali che con la loro ortogonalità assimetrica definivano, in insulæ, lo spazio abitativo e pubblico.


Gli interventi medievali e moderni ne hanno solo parzialmente modificato l’impianto che rimane ben leggibile e che ancora dialoga con i resti che continuano ad emergere nel proseguimento delle ricerche di scavo archeologico e che diventano, attraverso la loro musealizzazione, nuovi luoghi di incontro e nuovi spazi della città. Una città sotterranea che nel suo lasciarsi svelare offre l’opportunità di un graduale e costante recupero di uno spazio “allargato” non solo urbanisticamente, ma anche interiore nella dilatazione della propria conoscenza e nel riappropriarsi di un Patrimonio che significa per alcuni identità, per tutti memoria.


Una città sotto-sopra sempre più consapevole, attenta e disponibile con un Museo, inaugurato nel 2004 e costantemente rinnovato, che le somiglia e vuole rappresentarla nei suoi intendimenti di “crescere insieme”. “Il passato non si ricorda, si ricostruisce” partendo dalle domande del presente: così il MAR è diventato per la sua città il luogo dove vivono le “storie” e diventano materia narrante.
HTMLText_2F8A4686_0D4F_6B71_4183_10C1696E2923.html =
___
FLOORPLAN:
HTMLText_2F8A4686_0D4F_6B71_4183_10C1696E2923_mobile.html =
FLOORPLAN:
HTMLText_3918BF37_0C06_E393_41A1_17CF0ADBAB12.html =
___
Panorama list:
HTMLText_3918BF37_0C06_E393_41A1_17CF0ADBAB12_mobile.html =
Panorama list:
HTMLText_EA4506F7_FDA0_5CF1_41C2_BF883C7259BF.html =
Mauris aliquet neque quis libero consequat vestibulum. Donec lacinia consequat dolor viverra sagittis. Praesent consequat porttitor risus, eu condimentum nunc. Proin et velit ac sapien luctus efficitur egestas ac augue. Nunc dictum, augue eget eleifend interdum, quam libero imperdiet lectus, vel scelerisque turpis lectus vel ligula. Duis a porta sem. Maecenas sollicitudin nunc id risus fringilla, a pharetra orci iaculis. Aliquam turpis ligula, tincidunt sit amet consequat ac, imperdiet non dolor.
### Etichetta Label_0DD14F09_1744_0507_41AA_D8475423214A.text = LOREM IPSUM Label_0DD14F09_1744_0507_41AA_D8475423214A_mobile.text = LOREM IPSUM Label_0DD1AF09_1744_0507_41B4_9F5A60B503B2.text = dolor sit amet, consectetur Label_0DD1AF09_1744_0507_41B4_9F5A60B503B2_mobile.text = dolor sit amet, consectetur Label_9A2721FC_810A_429C_41AD_195048C26AA6.text = 2022 - Produzione ?B! Conseil – Baratti Label_A209D875_803E_6C18_41CE_C379331C2003.text = 2022 - Produzione ?B! Conseil – Baratti ## Media ### Titolo album_8EE34475_810A_41AC_41D1_013439161384.label = CRIPTOPORTICO album_9026D950_810E_C3E4_41CE_4A6FDF0B7705.label = SAN LORENZO album_905F5E1D_8116_419C_41D3_78E273398400.label = GIARDINO DEI RAGAZZI album_9104C7CD_8115_CEFC_41D0_2D91B4FCDDCA.label = AREA FUNERARIA album_917D2926_811A_C3AC_41DA_644E398F348F.label = VILLA ROMANA album_91B279A1_811E_42A4_41BF_653E99E8A9D4.label = MAR album_A5F6EC1E_802E_2408_41AA_1CBFB7ABA6E4.label = TEATRO ROMANO map_A53F0387_8136_476C_417A_39B39889D191.label = MAPPA copia panorama_63A85245_6CAA_E361_41D7_81DC259E1D50.label = 6 - Villa romana panorama_63A99DC2_6CAB_6160_41D2_8BF499778AEF.label = 5 - Isolati romani panorama_7CBD3A05_6CAB_A2E1_41D3_34927A1EE77F.label = 4 - Area funeraria panorama_7D213B6A_762C_7F7A_41D2_9242CF006ABF.label = 2 - Chiesa di San Lorenzo panorama_7D3CA1A1_762C_CBE6_41BE_3A36D31C0CF3.label = 7 - MAR panorama_941906A6_810E_CEAC_41D1_F183E9870EE4.label = 3 - Criptoportico Forense panorama_949E2A04_811A_416C_41B4_741D08E831ED.label = 1 - Teatro romano photo_6D92213D_7FE2_5C08_41C5_AABA4014F90F.label = 1 INFO TEATRO photo_93C53AEF_8025_EC08_41B5_8CE62A1CCFD1.label = 4 INFO AREA FUNERARIA photo_9430EF6D_8022_E408_41C2_78E92EA6EF24.label = 5 INFO GIARDINO RAGAZZI photo_94BECE1E_802E_2408_41B9_550306558673.label = 3 INFO CRIPTOPORTICO photo_955060F0_8026_7C18_41CD_EEC00F46DB91.label = 2 INFO SAN LORENZO photo_9558C2A0_803E_7C38_41B3_DDBEA8A9AC9E.label = 6 INFO VILLA ROMANA photo_9655EB5E_8022_2C08_41D6_4B68D74BC8D8.label = 7 INFO MAR video_798B2B15_6CA5_62E1_41BF_89DED1AA8DB2.label = MAR COPY TOTALE video_96160571_8758_0B85_41DA_51182C545AA4.label = MAR_MUSEO ARCHEOLOGICO_COPY video_96426656_8758_098F_41A4_D333DB9DCEDE.label = MAR_ISOLATI ROMANI_COPY video_96C25148_8758_0B83_41C4_CFDA67B21BDD.label = MAR_SAN LORENZO_COPY video_96FA8A45_8758_198D_41DF_1259DE7182E7.label = MAR_VILLA ROMANA_COPY video_971B18D7_8758_3A8D_41B0_77BED4EF7484.label = MAR_CRIPTOPORTICO_COPY video_97C15C1B_8758_1985_41B3_570977E72DBA.label = MAR_AREA FUNERARIA_COPY video_97D7D598_8758_0A83_41D7_80EC58265A1B.label = MAR_TEATRO ROMANO_COPY ## Popup ### Corpo htmlText_6DD22209_7FE2_5C08_41C4_743374ECEB95.html =
Tra i monumenti che meglio caratterizzano l’aspetto delle città romane in epoca imperiale, oltre al foro, ai templi e alle terme, si collocano senz’altro i teatri, che assieme agli anfiteatri sono le strutture dedicate all’intrattenimento per eccellenza. Augusta Prætoria, fondata dall’imperatore Augusto nel 25 a.C. non fa eccezione a questa regola, anche se gli edifici per i pubblici spettacoli vengono realizzati circa mezzo secolo dopo, in epoca giulio-claudia.
Il Teatro è costruito in poderosa opera quadrata rustica di blocchi di puddinga, un’arenaria locale, e presenta una struttura muraria rettilinea, di forma rettangolare (62,90x38,30 m) di cui resta l’imponente facciata che testimonia l’altezza totale dell’edificio (22 m). La grande parete è alleggerita da tre ordini di finestre, in parte connesse con gli ambulacri interni che permettevano di accedere alle gradinate della cavea (l’area che accoglieva il pubblico), ora ridotte al solo ordine inferiore rispetto allo sviluppo originario delle sedute che doveva prevederne almeno altri due.
L’apparato della scena, lo spazio destinato alle rappresentazioni, oggi conservato in minima parte, era costituito da un muro di fondo organizzato su più livelli e impreziosito da rivestimenti marmorei policromi e da statue. Tra i resti dell’avancorpo scenico sono visibili le strutture murarie e laterizie del pulpitum, con la loro articolazione in nicchie in parte rettilinee e in parte curve, probabilmente in origine rivestite da materiali lapidei di pregio e scandite da colonnine in marmo. Non mancavano gli ambienti di servizio per gli attori e i ripostigli per le attrezzature e i macchinari per gli effetti speciali.
Diverse sono le interpretazioni della particolare planimetria dell’edificio che sembra dipendere dal tipo greco dell’odeon, lo spazio coperto per audizioni. La presenza di una struttura rettilinea che racchiude quella circolare della cavea, infatti, può essere spiegata sia con l’esigenza di realizzare una copertura stabile per offrire agli spettatori una protezione dal clima invernale, sia con la necessità di armonizzare l’intera struttura col tessuto regolare degli isolati quadrangolari della città.
htmlText_92A664CA_8022_2408_41D1_CDEAA8F94D10.html =
Agli inizi degli anni Settanta con gli scavi nella chiesa di San Lorenzo, fuori le mura, si avviò in Valle d’Aosta la ricerca archeologica di epoca paleocristiana e medievale. Fu anche il primo sito musealizzato della regione con l’obiettivo di avvicinare e coinvolgere il pubblico alla scoperta della millenaria storia della città prendendo le mosse dallo straordinario Borgo di Sant’Orso.
L’attuale area urbana, compresa tra la Porta Prætoria e l’Arco di Augusto, faceva anticamente parte di una necropoli risalente all’epoca protostorica e monumentalizzata nella fase romana in quanto si sviluppava lungo l’asse viario consolare proveniente dalla Pianura Padana e da Roma. L’edificio, a pianta cruciforme, ricalca il modello della Basilica Apostolorum (oggi San Nazaro Maggiore) di Milano, fatta costruire dal vescovo Ambrogio verso la fine del IV sec. La chiesa aostana è di dimensioni minori rispetto a quella ambrosiana ed è datata alla prima metà del V sec.
Orientata sull’asse est-ovest aveva l’ingresso sul lato occidentale. I due bracci erano chiuse da absidi semicircolari ma con forme diverse sui lati esterni per renderne più movimentate le architetture e differenziarle anche con effetti chiaroscurali. Sul lato orientale vi erano due ambienti con funzione di sacrestie ed erano adibiti agli usi del clero e alla conservazione degli arredi sacri. Entrambi erano inoltre dotati di porte che permettevano il collegamento sulla prospiciente basilica dedicata ai SS. Pietro e Orso.
L’utilizzo è prevalentemente funerario per la celebrazione del dies natalis (giorno in cui, con la morte, nel Cristianesimo si rinasceva a nuova Vita) ed è attestato dal ritrovamento di numerosissime sepolture. Spiccano quelle dei primi vescovi della diocesi: Grato (morto dopo il 470), Agnello (†528) e Gallo (†546). In epoca altomedievale (IX sec.), l’edificio cruciforme subì pesanti distruzioni e fu sostituito da una piccola chiesa a navata unica, preceduta da un atrio. Quest’ultima fu ricostruita e ampliata due secoli più tardi e ancora nella prima metà del XVII sec. momento in cui l’abside venne spostata a ovest e fu realizzato il protiro in facciata. La parte fuori terra della chiesa, ora sconsacrata, è sede di esposizioni temporanee di arte.
htmlText_92B65226_8022_5C38_41D4_EB0C4F9B2379.html =
Nell’ambito del complesso forense le strutture architettoniche del Criptoportico assicuravano la delimitazione e la sopraelevazione artificiale dell’area sacra. La struttura seminterrata, databile all’età augustea, sorreggeva infatti un portico che circondava i due templi posti al centro. I resti monumentali meglio conservati di tutto il Foro danno forma a un articolato edificio illuminato attraverso aperture strombate poste a distanza regolare lungo i lati interni.
Lo spazio interno è caratterizzato da due gallerie parallele sorrette al centro da pilastri in calcare locale, collegati da arcate e chiusi da volte a botte. I muri perimetrali sono in ciottoli spaccati e intonacati, mentre incerta è la definizione del pavimento, non più leggibile per il riuso prolungato degli spazi come depositi nel corso del Medioevo e per la parcellizzazione in cantine fino a tutto l’Ottocento e il primo Novecento. L’attuale zona d’ingresso al Criptoportico (quella originaria era sull’asse nord-sud delle gallerie) risale alla sistemazione e ai restauri dovuti al soprintendente Ernesto Schiaparelli, databili ormai a circa un secolo fa, e ricalca il piano di frequentazione in età romana, testimoniato dalla canaletta di scolo in blocchi di calcare che costeggia il perimetro interno dell’edificio.
Dei due templi gemelli che si trovavano al centro dell’area sopravvive la fondazione perimetrale del podio, unico per entrambi, mentre del prospetto si conserva solo il lato lungo orientale del tempio est, visibile sotto l’edificio dell’Arcidiaconato. Un cambio di destinazione della struttura ipogea avvenne in una fase tardiva, risalente al III-IV sec, forse legata alle necessità di stoccaggio delle merci commerciate nelle vicine botteghe forensi. Questo settore urbano monumentale, spogliato dei rivestimenti e dei materiali edili di pregio, è stato rioccupato nel Medioevo da abitazioni caratterizzate da un diverso orientamento rispetto a quello romano, per il condizionamento esercitato dalla nascita, alla fine del IV sec, del centro di culto cristiano, a oriente del Criptoportico, nell’area di una domus romana preesistente.
htmlText_934FC063_802D_DC38_41C1_57817BA08E15.html =
Questa importante necropoli di epoca romana si trova alle porte della città, appunto fuori Porta Decumana, sul prolungamento dell’omonima arteria che si dirigeva verso l’Alpis Graia (colle del Piccolo San Bernardo). Scavi condotti negli anni ’40 del secolo scorso avevano individuato un gruppo di inumazioni databili al IV-V sec. d.C. e le fondazioni di un piccolo edificio absidato, orientato secondo un’asse est-ovest, identificabile in una chiesa funeraria paleocristiana.
La precedente fase relativa ai primi secoli dell’Impero e la continuità del cimitero cristiano emersero, però, soltanto con la demolizione dell’albergo Mont-Blanc negli anni Settanta. Dalla fine del I sec. d.C. si sono susseguite circa 300 deposizioni fino al III sec. d.C., disposte anche all’interno di recinti ad uso familiare o di piccoli monumenti a camera. Le tipologie riscontrate comprendono l’incinerazione e, soprattutto a partire dalla seconda metà del II sec. d.C., le inumazioni che diventano poi prevalenti. I corredi funerari comprendono oggetti d’uso comune come vasellame, lucerne, specchi, vetri.
L’area prossima alla strada viene utilizzata per la realizzazione, nel IV sec., di tre cappelle adiacenti, le cellæ memoriæ, sorta di mausolei privati che testimoniano l’avvenuta affermazione del Cristianesimo. L’edificio centrale presenta un’abside rettangolare e tracce di un atrio. Quello ad est è contraddistinto da un blocco lapideo in posizione centrata. Si tratta di una mensa che serviva per la celebrazione di rituali commemorativi dei defunti, testimoniati anche dai numerosi frammenti di vasellame ceramico e di bicchieri vitrei rinvenuti nell’area antistante. Quando i mausolei caddero in rovina numerose sepolture, databili all’alto Medioevo, vennero deposte negli strati di distruzione degli edifici, sulla scorta di una secolare tradizione perdurata sino all’VIII secolo.
htmlText_93E274EA_8026_6408_41D7_DB0E594CB3FB.html =
E’ uno spaccato di vita quotidiana dell’Aosta romana quello che si apre ai nostri occhi nel sito del “Giardino dei Ragazzi”. Siamo all’interno dell’insula 51, ossia un isolato abitativo dove strutture residenziali, ricettive ed artigianali convivono tutt’oggi, da più di 2000 anni, affacciandosi lungo un cardo minore, riparate dall’ombra di un ampio portico colonnato fiancheggiante l’antica arteria cittadina di epoca romana.
Nella geometria urbana in cui aree aperte e complessi edilizi si intrecciano tra loro riusciamo ancora oggi a percepire quella particolare atmosfera di quotidianità e di abitudini domestiche che si svolgevano tra la casa ed i campi, tra la bottega ed il thermopolium cioè la taverna-ristorante.
Ed è proprio quest’ultimo, il thermopolium, il cuore pulsante di questo spicchio di antica città romana: un luogo di ristoro lungo la strada dove era possibile acquistare o consumare direttamente sul posto cibi e bevande calde.
Queste locande erano costituite da un locale di piccole dimensioni con un bancone nel quale erano incassate grosse anfore di terracotta (dolia) atte a contenere e a mantenere calde le vivande. Talora, alle spalle del banco di vendita aperto sulla crepidine (marciapiede) e segnalato da apposite insegne dipinte sulle pareti (esempi ancora visibili a Pompei e ad Ercolano), potevano anche svilupparsi (come nel caso di Aosta) locali dove sedersi a consumare il pasto e piccoli magazzini.
Possiamo dunque facilmente immaginare il continuo viavai di persone e di carri lungo la via e nei cortili, le voci, i rumori e la fervente operosità nelle botteghe e nelle case popolari, e infine possiamo quasi percepire gli invitanti profumi delle zuppe di legumi e delle carni allo spiedo.
htmlText_9481050D_8022_2408_41B0_45F52C6B2A7F.html =
La residenza prende il nome dal quartiere ove sorge la cappella di Notre-Dâme-de-la-Consolation cui gli aostani sono particolarmente devoti, è identificabile con la più antica abitazione del suburbio di Aosta costruita pressoché in contemporanea alla nascita di Augusta Praetoria sulle sue pendici collinari e in posizione molto favorevole perché in prossimità delle due principali vie commerciali: quella verso il Piccolo San Bernardo (Alpis Graia e quella diretta al Gran San Bernardo (Alpis Poenina). Dell’edificio, di notevoli dimensioni e di perimetrazione regolare si conservano parziali ma anche imponenti porzioni dei muri e dei piani pavimentali che permettono di identificare con chiarezza la destinazione degli ambienti.
A nord si trovavano alcuni vani di servizio che comprendevano un locale per la preparazione delle vivande (culina), una dispensa (horreum) e una coppia di depositi utilizzati per lo stoccaggio e la conservazione di prodotti agricoli (pars fructuaria). Accanto alla cucina, anche per ottimizzare la distribuzione del calore, era l’ampio spazio termale privato (balneum) composto da ambienti che si aprivano sul cuore vero e proprio della dimora cioè l’atrium con impluvium, la vasca dove si raccoglieva l’acqua piovana.
La sala per banchetti (triclinium) era sul lato opposto, nella parte occidentale, mentre più a sud una coppia di camere da letto (cubicula) e un vano di soggiorno (diaeta) erano adiacenti al sontuoso studio (tablinum) che era il nucleo residenziale fondamentale della dimora. Questa sala a sua volta, attraverso un porticato che con probabilità si sviluppava lungo tutto il fronte meridionale, si affacciava sulla sottostante area pianeggiante dove si stava erigendo Augusta Prætoria.
htmlText_953CE85A_803E_2C08_41C3_9D7815CC4970.html =
Sede di una raccolta numismatica proveniente dalla donazione Pautasso, da una collezione di reperti egizi e mesopotamici e nord-africani il Museo archeologico è allestito nell’antico Convento della Visitazione (XVII sec.) trasformato in caserma in epoca napoleonica ed è organizzato con un percorso tematico-cronologico compreso tra la fase antica del Mesolitico (7000-6000 a.C.) e il VII-VIII d.C.
Questa linea del Tempo prevalentemente dedicata alla romanità urbana attraverso l’esposizione di reperti provenienti dai suoi scavi, si snoda dal grande plastico della città romana e attraverso i corredi funerari, i manufatti riferiti ai culti, all’epigrafia e agli oggetti d’uso personale consente di scoprire la vita quotidiana di Augusta Prætoria di 2000 anni fa. Scenografie ricostruttive in scala 1:1 ne arricchiscono il percorso; tra queste la sezione legata ai culti funerari medievali ricreata nella simulazione di una cappella recentemente arricchita da sculture altomedievali. Il Museo è accessibile a tutti, ha pannelli informativi bilingue e didascalie trilingue, un percorso tattile e pedotattile per non vedenti, ipovedenti e testi in braille in italiano e francese.
### Titolo window_4C4B5330_597B_688C_41D5_D67DEF8EA631.title = MAR - Museo Archeologico Regionale – Dalla Preistoria al Medioevo window_9367DFCD_801D_E408_41D1_B7DF83E6E59F.title = Teatro romano - Uno spettacolo unico window_9410F1AD_802E_5C08_41CF_934D1A2BFF13.title = Criptoportico Forense -  Meraviglia sotterranea, tra luci e ombre window_949208D7_8027_EC18_41D3_3A26A555621D.title = Giardini dei Ragazzi – La vita quotidiana di un quartiere urbano window_94EE4E69_8022_2408_419E_69F5941FDA20.title = Area funeraria fuori Porta Decumana - La necropoli di Aosta romana window_954EDA19_8022_6C08_41D5_35936AA37EA0.title = Chiesa paleocristiana di San Lorenzo - La basilica nascosta window_95D122C4_8023_DC78_41D5_D2CCE1EC12FB.title = Villa romana della Consolata – La dimora fuori città